DOC, DOCG e IGT: SIGNIFICATO, DIFFERENZE E COME RICONOSCERLI
Le principali certificazioni dei vini: DOC, DOCG, IGT
Le denominazioni DOCG dell’area Conegliano – Valdobbiadene
Quando si parla di vino, tre sigle ricorrono spesso: DOC, DOCG e IGT. Ma cosa significano esattamente? Per gli appassionati di enologia, questi acronimi sono molto più di semplici certificazioni. Rappresentano il sigillo di qualità, tradizione e legame con il territorio.
In questo articolo scopriremo insieme il significato di queste denominazioni con le loro differenze, dedicando anche un focus speciale su alcuni dei nostri DOCG e IGT.
Le principali certificazioni dei vini: DOC, DOCG, IGT
Le certificazioni vinicole sono nate per garantire la qualità e l’autenticità dei vini italiani, proteggendo al contempo le tradizioni locali. Questi marchi rappresentano un sistema di controllo e tutela che certifica l’origine delle uve, i metodi di produzione e il rispetto di rigidi disciplinari.
Ogni certificazione rappresenta un impegno verso la qualità e l’autenticità, e riconoscerle è il primo passo per orientarsi nel variegato mondo del vino italiano. Vi portiamo alla scoperta di queste sigle dove ciascuna lettera, ciascuna parola, racchiude al suo interno l’esperienza, la passione, la tradizione, l’innovazione, la sperimentazione di chi, come noi, lavora alacremente per trarre il meglio dalle viti.
- DOC (Denominazione di Origine Controllata): indica vini di qualità legati a un territorio ben definito. Il disciplinare regola ogni fase di produzione, dalla vendemmia all’imbottigliamento. I controlli sono rigorosi durante tutta la stagione fino all’imbottigliamento, dove viene rilasciato il contrassegno di stato.
- DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita): i vini DOCG fanno parte di un’area già adibita a DOC che poi, per caratteristiche eccellenti e di pregio, è stata riconosciuta a DOCG. C’è l’obbligo di degustazione, valido anche per i vini DOC.
- IGT (Indicazione Geografica Tipica): è attribuita ai vini caratterizzati da un’indicazione geografica, che può essere accompagnata o meno da menzioni relative al vitigno. Questi vini devono essere ottenuti, per almeno l’85%, da uve raccolte nella zona geografica di cui portano il nome.
Le denominazioni DOCG dell’area Conegliano – Valdobbiadene
L’area del Conegliano – Valdobbiadene comprende diverse denominazioni DOCG, che si distinguono per caratteristiche specifiche e che rappresentano la vetta più alta della qualità del Prosecco. Dal Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, che annovera ben 15 comuni e rappresenta la base del Prosecco Superiore, al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive DOCG, una denominazione esclusiva per vini prodotti in uno dei 43 “Rive” (ossia microzone collinari dove l’altitudine e le pendenze danno unicità al prodotto).
Senza dimenticare il Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG, vino iconico proveniente da soli 108 ettari di vigne nel Cartizze, una delle aree più prestigiose e vocate al mondo per la produzione di spumanti di altissima qualità. Un vero viaggio nei sapori e nelle emozioni della tradizione vinicola della nostra regione.

I DOCG e IGT firmati De Riz
La nostra cantina è conosciuta e riconosciuta per la produzione di vini capaci di unire passione, tradizione e innovazione. Oggi vi raccontiamo di alcuni tra i nostri DOCG e IGT, che per gusto e caratteristiche descrivono non solo storie di terra e di lavoro, ma anche molto di noi.
I DOCG: Nonno Carlo e Costabea
Parlando dei DOCG partiamo da Nonno Carlo, un Conegliano Valdobbiadene DOCG Brut Millesimato dai profumi fruttati e floreali, con un perlage persistente che solletica il palato. Un vino spumante decisamente speciale, perché dedicato al fondatore della nostra azienda, che nel 1983 ha dato l’avvio a questo progetto.
Proseguiamo con Costabea, il Prosecco Superiore DOCG Extra Dry che esprime al meglio le peculiarità del territorio: note fruttate di pesca bianca e mela golden si intrecciano a quelle floreali di campo, per un’esperienza di gusto armoniosa e appagante.
Gli IGT: Le Val Bianco e Le Val Rosso
Spostandoci verso i vini a Indicazione Geografica Tipica, ampio spazio a Le Val Bianco IGT Marca Trevigiana e Le Val Rosso IGT Marca Trevigiana. Se per il Bianco parliamo di un vino fresco e dal gusto secco, proveniente da uve 100% Pinot grigio e ideale per primi piatti delicati e secondi di pesce, per il Rosso parliamo di un vino ottenuto dal taglio di uve Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, indicato per secondi piatti di carne.
Acronimi, disciplinari, certificazioni e contrassegno di Stato – la “fascetta”, per capirci -, sono importantissimi da cercare e da tenere a mente per conoscere più in profondità il mondo del vino, a tutela del territorio e di tutto il lavoro che c’è dietro. Ma ricordiamo, anche, di non perdere mai di vista quell’inebriante magia che prende vita, ogni giorno, tra filari e botti.